sabato 12 aprile 2008

Requiem: il secondo fumetto

"Requiem" è il mio secondo fumetto, realizzato per un corso seguito nel 2005.
La storia prende spunto da una delle scene finali del film "Training day", dove il protagonista Jake Hoyt si reca a casa del suo mentore per ucciderlo.
Per quanto riguarda la resa grafica, ho scelto uno stile "noir", con un marcato contrasto tra bianchi e neri, avendo in mente le opere del grande Frank Miller. L'assenza di onomatopee è, infine, servita ad accentuare la sensazione di vuoto e di silenzio dell'animo del protagonista, silenzio rotto solo dalla musica di sottofondo che fa da "requiem" alla sua vittima.
Buona Lettura!

Prefazione

Ultimamente faccio due tipi di sogni: quelli brutti e gli incubi.
Nei primi rivedo mio figlio Eddie attraversare la strada per rincorrere la sua palla. In cuor mio spero che cada, perché sento il rombo di un auto che si avvicina.
Ma Eddie non cade né la macchina si ferma.
Mi rivedo rincorrerlo nella speranza che sia ancora vivo. Corro i primi metri e trovo in terra il suo berretto, corro altri 10 metri e c’è una delle sue scarpe, e poi c’è lui.
In altri sogni invece nulla di questo accade.
Eddie non è mai corso in strada né io ho mai urlato il suo nome in preda al panico. Mio figlio continua a giocare in giardino mentre io lo guardo pieno d’affetto. Eddie va a scuola, cresce sano e lo vedo persino laurearsi e sposarsi.
Ma quando mi sveglio, quando scopro che tutto questo mi è stato tolto, il dolore e il terrore mi piombano addosso lasciandomi senza difese.
È a questo punto che iniziano i veri incubi.












Nessun commento: